“un Piede Sano, non può che essere speciale…Sempre”

Mi chiamo David Panichi e sono nato a Perugia da un parto gemellare. La mia vita è stata ricca di belle esperienze, vissute con la mia famiglia soprattutto attraverso il ciclismo. Infatti, anche i miei due fratelli, Umberto e Luca, sono appassionati di ciclismo ed hanno praticato questo sport per molto tempo, giungendo fino alla categoria dei dilettanti e riportando ottimi risultati. Nel 1997 mi è stato diagnosticato il “diabete” e la mia vita ha preso una direzione diversa. Questa patologia non mi era del tutto sconosciuta, l’avevo già “incontrata” prima. Una mia zia era diabetica.
Ma non avrei mai immaginato che il diabete potesse far parte della mia vita. Sono sempre stato amante dello sport e ho continuato a praticarlo anche dopo la diagnosi. Inizialmente mi sono limitato a delle belle passeggiate, in compagnia di amici e nelle pause dal lavoro. Poi, progressivamente, ho capito che tramite una buona attività fisica, ero in grado di migliorare gli “sbalzi” della glicemia e prevedere una parziale diminuzione della quantità di insulina da inglobare nel corpo.
Tre uscite settimanali sono state il mio ritmo per diversi anni. Il ciclismo è uno sport difficile, impegnativo, ma affascinante, dove la carica emotiva è enorme e la passione ti coinvolge e ti permette di portare lo sguardo al di là delle colline e dei passi dolomitici, donandoti la volontà e la forza di superare gli ostacoli, permettendoti di reagire al meglio a qualsiasi evento o situazione. Il sacrificio e l’impegno nel raggiungere un obiettivo ti portano ad aumentare la voglia di fare, di andare avanti, di auto-stimolarti per poi godere della consapevolezza di sentire il tuo fisico reagire e stare bene, accettandoti così come sei e pensando che si può sempre migliorare. L’energia che applichi sui pedali è la stessa con cui affronti la vita di tutti i giorni, proprio perché senti e sei convinto di stare bene con te stesso nonostante le difficoltà.
Sulla scia dell’entusiasmo, ben presto ho partecipato a diverse gare, limitandomi sempre a percorrere i tragitti meno impegnativi, dove ho sempre privilegiato non i risultati ma l’esigenza di portare una testimonianza della mia esperienza “dentro” lo sport, soprattutto insieme ai miei amici con diabete. Lo sport aggrega e crea complicità e sprona ad un miglioramento costante. Nel corso delle gare, può accadere di vedere ciclisti in difficoltà in salita ed avere la forza di aiutarli a “scollinare” e può accadere anche di condividere con gli altri la propria esperienza soprattutto quando ti guardano con perplessità mentre ti controlli la glicemia, ed eventualmente devi fare iniezione di correzione in corsa.
Ho partecipato a molte iniziative con l’obiettivo di contribuire a far si che persone con diabete si avvicinino allo sport e al ciclismo con l’intento di migliorare la propria qualità di vita. Nel 2005 ho partecipato alla “Tirreno-Adriatico” per ciclisti con diabete, una traversata di oltre 300 km in un solo giorno coordinata dal Professor Pierpaolo De Feo, di Diabete Italia, e dall’ANIAD (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici). L’anno successivo ho affrontato nuovamente la stessa traversata che, però, si è svolta in tre giorni. Il maggior tempo di percorrenza ha consentito la partecipazione di più atleti con diabete e di professionisti del mondo ciclistico, come Simone Masciarelli, e di altri sport, come il calciatore Fabrizio Ravanelli. Queste esperienze sono state un forte stimolo a portare avanti il messaggio che fare sport, soprattutto il ciclismo, consente di stare bene, di migliorare la propria condizione fisica e psicologica.
Sempre nel 2006 ho partecipato ad un tour europeo, organizzato da Diabete Italia e da Novo Nordisk, in cui 7 atleti con diabete, me compreso, insieme a Pierpaolo De Feo, coordinatore del Gruppo Attività Fisica Diabete Italia, hanno attraversato in bici 7 nazioni europee in 7 giorni per promuovere lo sport come strumento per migliorare la qualità della vita e la cura del diabete. Sulla nostra maglietta era scritto “Changing Diabetes”, il nome della la campagna promossa da Novo Nordisk al fine di modificare la percezione del diabete.
Questo tour è stato il primo importante passo per determinare una sorta di monitoraggio scientifico della prestazione fisica di atleti colpiti da diabete. Credo molto nel potere terapeutico dello sport tanto che con l’associazione C&D (Ciclismo e Diabete), sto organizzando l’”Insuline bike tour” in Sardegna un’iniziativa che coinvolge i bambini ed i giovani con diabete. Lo sport è fondamentale per me, è uno strumento di socializzazione e di aggregazione e aiuta a convivere con il diabete spronandoti a migliorare e a superare i limiti. Vorrei poter dire a tutte le persone con diabete che “praticare sport” significa star bene con se stessi e con il mondo. E per sentirsi bene non occorre essere campioni.

Intervista a David e Luca Panichi dal Minuto 1.46.00


Da Milano a Strasburgo in bici per vincere la battaglia contro il diabete

Il Tour Europeo BiciCuoreDiabete è un progetto che nasce dall’esperienza di persone che vivono il problema del diabete da diverso tempo, da un idea di David Panichi, sostenuto da realtà associative e d’impresa che si occupano da anni di tale problematica. Le istituzioni a vari livelli, da quelle territoriali, fino ad arrivare all’Unione Europea sono sempre più protese a fornire le giuste linee guida ed i supporti necessari per affrontare al meglio una problematica che coinvolge ormai 3 milioni di persone nel nostro Paese e 350 milioni in tutto il mondo: un’autentica pandemia. Attraverso il Tour Europeo riteniamo di poter sensibilizzare e promuovere un’attenzione maggiore delle persone e delle istituzioni al problema del diabete e del cuore, accettando di produrre uno sforzo atletico importante e ravvicinato nel tempo, per ricavare quella mole di dati sensibili relativi all’attività fisica che potranno rivelarsi un contributo efficace alla ricerca scientifica. Tali esperienze diverse hanno fatto poi emergere una rete relazionale sulla quale si è innestato un dialogo ed una comunicazione proficua con le associazioni, le imprese, le istituzioni. L’occasione dunque sarà duplice: legare la problematica del diabete e del cuore, al mondo dello sport, come risorsa terapeutica fondamentale ed efficace, e offrire una vetrina di primo piano alla questione diabete-cuore, per far evolvere la legislazione europea in termini più propositivi in riguardo al ruolo che lo sport può svolgere come mezzo di prevenzione e anche di cura delle patologie.

Le prestazioni degli atleti verranno monitorate debitamente da un equipe specializzata, che raccoglierà i dati al fine di produrre gli elementi necessari a sostenere il ruolo dell’esercizio fisico come terapia di prassi. Durante le tappe sono previsti incontri con le Amministrazioni locali e le realtà associative ed ospedaliere, al fine di rilevare le diverse esperienze e sensibilizzare sul tema attraverso lo scambio di esperienze e di informazioni.

Tale equipe è così formata: Dott. Silvia Arnone, Dott. Sara Battistoni, Dott. Francesco Pasqualoni, Dott. Anna Ceribelli, coordinati dal Prof. Geremia Bolli e dalla Dott. Elisabetta Torlone (maggiori info su http://www.tourbicicuorediabete.it sez. il Team). L’obiettivo è quello di portare “il contenuto del viaggio” in seno al Parlamento europeo, coinvolgendo e sensibilizzando i medesimi Parlamentari Europei italiani in primis con un’operazione di comunicazione adeguata nei confronti dei gruppi politici di appartenenza specifici.

Le tappe del Tour

– 15 Settembre 2012 ore 09.00 – Prima Tappa Partenza ufficiale da Milano Hotel Le Moran ed arrivo a Trento, 212km
– 16 Settembre 2012 ore 09.00 – Seconda Tappa Partenza da Trento Hotel Bavaria a Levico Terme ed arrivo a Innsbruck, 180km;
– 17 Settembre 2012 ore 09.00 – Terza Tappa Partenza da Innsbruck Hotel Alphotel ed arrivo a Wangen Im All Gau, 182kM;
– 18 Settembre 2012 – Tappa di riposo Wangen Im All Gau Hotel Alte Post Tappa di riposo, incontri con Associazioni locali;
– 19 Settembre 2012 ore 09.00 – Quarta Tappa Partenza da Wangen Im All Gau Hotel Alte Post ed arrivo a Freudenstadt 172 Km;
– 20 Settembre 2012 ore 09.00 – Quinta Tappa Partenza da Freudenstadt Hotel Hirsch passaggio e sosta a Strasburgo al Parlamento Europeo ed incontro con Europarlamentari ed arrivo a Saarbrucken, 185Km;
– 21 Settembre 2012 ore 09.00 – Sesta Tappa Partenza da Saarbrucken Hotel Mercure (incontro con l’ambasciata italiana e associazioni diabete e cuore), ed arrivo a Bastogne, 159Km;
– 22 Settembre 2012 ore 09.00 – Ultima Tappa Partenza da Liegi Hotel Crowne Plaza Mont Saint-Martin ed arrivo a Valkenburg, 50Km, pedalerà insieme a noi il Presidente della F.C.I e ci raggiungeranno anche alcuni professionisti.
– 23 Settembre 2012 Partenza dopo il Mondiale direzione Strasburgo e rientro a Perugia previsto per il 24 Settembre in serata.